In
una precedente lezione si erano illustrate le tipologie dei profili NACA.
Tra queste, una tipologia molto importante è quella dei profili NACA a
sei cifre, detti anche profili laminari. La caratteristica fondamentale
di tale tipologia di profili è il permettere allo strato limite di
mantenersi laminare del dorso del profilo, al variare, entro un certo
intervallo, dell'angolo di incidenza. Questo permette, come si era visto
nelle lezioni dedicate alla resistenza
aerodinamica,
di avere una resistenza di attrito minore. Infatti la presenza di uno
strato limite laminare al posto di uno strato limite turbolento, consente
di diminuire il valore di questa componente della resistenza aerodinamica.
Questo fatto è molto visibile sulla curva CL-CD
del profilo (curva nota anche con il nome di polare). Infatti, sulla parte
centrale del grafico, si nota un improvviso abbassamento del valore del
coefficiente di resistenza CD
che va a costituire la cosiddetta "tazza di laminarità" del
profilo (vedi lavagna a lato). Questa mi indica il campo dei valori di CL
entro i quali lo strato limite si mantiene laminare sul profilo, il quale
permette
l'abbassamento del valore del coefficiente di resistenza CD.
Dire un intervallo di valori del coefficiente di portanza CL,
equivale anche a dire un intervallo dei valori dell'angolo di
incidenza alfa(vedi lezione sulla curva CL-alfa);
questo a sua volta significa un campo di variazione dell'assetto del
velivolo. Tali profili vennero utilizzati per la prima volta sul caccia
americano P51 Mustang. L'abbassamento della resistenza aerodinamica
dell'ala del velivolo, proprio grazie allo strato limite laminare sul
dorso dell'ala, permise al caccia americano di avere una velocità
massima superiore a a quella di tutti gli altri velivoli ad elica del
secondo conflitto mondiale. Particolarità che gli permise di essere
ancora competitivo, nella Guerra di Corea, nei confronti dei velivoli a
getto Mig 17. Anche nell'aviazione ultraleggera molti progettisti hanno
adottato per l'ala dei loro ulm i profili NACA a sei cifre, proprio per
consentire ai velivoli il raggiungimento di alte velocità di volo.
Ing.
Massimiliano Ghielmetti; docente di Aerotecnica
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